A causa di vari fattori, il principale dei quali è lo stress, il consumo di ossigeno dell'organismo aumenta a scapito della ridotta quantità fornita.
Le nostre cellule hanno bisogno di ossigeno fresco per alimentare il loro metabolismo anaerobico e mantenere la rigenerazione energetica. I globuli rossi sono il principale fornitore di ossigeno per tutte le cellule, ma purtroppo lo stress, la stanchezza cronica e le dipendenze, a cui alcune persone sono soggette, possono uccidere una grande percentuale di globuli rossi così importanti.
L'eritropoietina è una proteina che stimola la formazione di nuovi globuli rossi dal midollo osseo.
Esiste un modo innocuo per incoraggiare questo processo.
L'uso del gas xenon come agente terapeutico rappresenta una svolta nella medicina grazie al suo ampio spettro di guarigione e alla mancanza di effetti collaterali.
Lo xeno è un gas nobile inerte, inodore e insapore. Non interagisce con gli agenti chimici presenti nell'organismo e non si trasforma in composti nocivi, risultando completamente sicuro e ipoallergenico.
Che cos'è la terapia allo xeno?
Si tratta di un metodo di inalazione per ingerire gas medicali.
L'inalazione avviene tramite uno speciale dispositivo che miscela lo xeno con l'ossigeno. La composizione della miscela inalata è di 20-50% di xeno medicale e 80-50% di ossigeno, a seconda delle esigenze terapeutiche individuali. Il paziente inala la miscela attraverso una maschera per 1-5 minuti, quindi si rilassa. L'effetto dello xeno si manifesta entro 5 minuti dall'inalazione e si esprime in lievi vertigini, sensazione di beatitudine, rilassamento fisico e mentale e sollievo dal dolore esistente. Questo stato termina rapidamente dopo l'interruzione dell'erogazione di xenon, che viene prontamente espulso dai polmoni in soli 3-4 minuti. Il ciclo viene ripetuto più volte, per una durata complessiva di circa 30 minuti per ogni procedura.
Gli effetti positivi che si verificano dopo la sessione:
- I pazienti si sentono freschi, rilassati e allo stesso tempo tonici.
- La respirazione diventa più profonda e regolare.
- La concentrazione di ossigeno nel sangue aumenta, la rete capillare si apre e il cervello viene "nutrito" meglio.
- Lo xeno ha un effetto protettivo sulle cellule cerebrali e riequilibra il sistema nervoso autonomo, che viene disturbato dall'uso di sostanze chimiche.
- Riequilibra le reazioni biochimiche del cervello, calmando l'iperattività o la distonia.
Le attività quotidiane possono essere riprese immediatamente senza limitazioni.
La terapia allo xeno viene applicata in:
- Trattamento di ansia, depressione e disturbo di panico
- Disturbi del sonno, sindrome da fatica cronica
- Interruzione dell'uso di antidepressivi e tranquillanti.
- Dipendenze e assuefazioni
- Periodo di recupero dopo le operazioni
- Durante la riabilitazione dopo la dipendenza da alcol e droghe, aiutando il cervello a superare l'astinenza
- Supporta lo stato mentale dei pazienti affetti da Parkinson
- Trattamento delle discinesie indotte da levodopa in pazienti con malattia di Parkinson senza compromettere l'effetto terapeutico del farmaco
- Per la protezione del cervello dei neonati che hanno subito un intervento chirurgico al cervello
- Agisce con successo sul dolore della fibromialgia
- Grazie all'assenza di tossicità e di effetti collaterali, la terapia può essere applicata anche alle donne in allattamento.
Un ciclo di trattamento con la terapia allo xeno va da 5 a 10 trattamenti.
Nonostante il rapido effetto istantaneo durante i trattamenti, occorrono circa 2-5 settimane dopo la fine del trattamento perché l'effetto sia completo.
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